Strano ma vero: guardare film porno sul luogo di lavoro non è più causa di licenziamenti. Sembra una follia, ma procediamo con calma.
Stiamo infatti parlando di un episodio accaduto a Termini Imerese, precisamente presso lo stabilimento Fiat. Un operaio, beccato a guardare filmati a luci rosse durante la pausa pranzo, era stato sottoposto al licenziamento ma, secondo la Cassazione, il procedimento sarebbe illegittimo.
Sia ben chiaro: guardare video hot in ufficio, durante l’orario di lavoro, resta un comportamento passibile di licenziamento. In questo caso, però, il lavoratore non aveva disatteso i propri compiti, bensì aveva trascorso la pausa pranzo in modo… diverso da quello normalmente previsto!
L’operaio è stato, quindi, reintegrato in azienda e ha ricevuto un indennizzo per i mesi di sospensione dal lavoro. Cari lavoratori, dunque, se volete ‘evadere’ per qualche minuto con un bel film porno – che si tratti di porno gay, etero o coppie… non importa! -, abbiate cura di scegliere bene il momento: niente interruzioni durante l’orario di lavoro, riservate i vostri ‘piaceri piccanti’ per l’ora di pranzo!
Fonte: GQItalia